Messaggio di Auguri del Dirigente Scolastico Luca Rinaldo Villani
Al DSGA
Ai Docenti
Al personale ATA
Agli alunni
Alle famiglie
Carissimi,
prendo le mosse dai consueti Saggi di Natale e da un imminente adempimento burocratico/amministrativo per comporre un messaggio natalizio a Voi tutti.
Ho assistito con immensa gioia e piacere ai Saggi cui sono potuto andare: per quelli cui non ho assistito mi scuso e spero di poter riparare l’anno prossimo.
I nostri studenti, piccoli e grandi, ci hanno ricordato, ancora una volta, che il Natale è momento di fratellanza, solidarietà, perdono reciproco. I nostri ragazzi, con meravigliosa varietà di accenti, guidati da docenti disponibili e pazienti, hanno perfettamente colto in fantasiose rappresentazioni canore, musicali e multimediali, ma senza mezzi termini, col coraggio dei giovani, quale sia la scommessa del tempo che viviamo: la tolleranza universale nel perseguimento affannoso della pace.
Che il bambinello nascente sia il piccolo Gesù di Gerusalemme nella nostra fede cattolica o la incarnazione laica di un afflato civico di bontà e speranza, rimane comunque unico e riconosciuto da tutti il simbolo universale del Natale: l’insopprimibile desiderio nell’uomo di rinnovamento, di speranza, di rinascita.
Ma mentre i piccoli ci indicano la strada di una cometa possibile, nella emozionante attesa dei regali desiderati, sta a noi adulti far tesoro della loro innocenza e sincerità: occorre tirare una linea di bilancio, anche personale, rilanciando impegni e scommesse future per il bene comune, scartando ciò che ha nuociuto al benessere di molti ed in fondo, a ben riflettere, anche alla propria serenità.
Sembra infatti che oggi si voglia identificare un “nemico” sempre e ad ogni costo: a livello politico, sociale, locale… interpersonale. Un nemico fa comodo, dà mordente alla nostre giornate, ma ci distrae da ciò che conta veramente: crescere.
Eppure qualcuno disse “Beati i costruttori di pace”.
Alla fine si scopre che questo “mostro” non esiste: il “nemico” vero è dentro di noi e si incarna in egoismo, sopruso, avidità, sete di giudizio, voglia di prevaricazione, incapacità di perdono, in una parola è un habitus fondato spesso su pensieri negativi che si traducono immancabilmente in altrettante azioni inutili e nocive.
La Rendicontazione Sociale della Scuola è un documento non di mera amministrazione ma di forte spessore programmatico se non direi addirittura etico: una “resa dei conti” in cui la Scuola dichiara apertamente investimenti e benefici, per apportare modifiche alle strategie future, ricercare percorsi nuovi e più funzionali agli obiettivi che si è data, per migliorarsi e far migliorare ogni giorno l’intera catena produttiva, di cittadini del mondo non certo di automi, della comunità educante, fondata sul rapporto di fiducia reciproca scuola-famiglia.
Altrettanto direi che ognuno di noi può e deve rendicontare a sé stesso pregi e difetti se davvero vuole un miglioramento della sua vita, una maggiore coscienza esistenziale, un vissuto quotidiano costruttivo per sé ed il suo prossimo. Siamo innervati in una comunità non isolata ma con mille addentellati e influenze sottili.
Senza questa “verifica” si ripercorreranno inevitabilmente vecchie strade, che già sappiamo non solo per nulla virtuose ma neppure funzionali al progresso della comunità cui apparteniamo. E’ sotto gli occhi di tutti il rischio di nefandezze umane: corsi e ricorsi storici ancora in agguato a livello internazionale, come se la Storia non ci avesse insegnato nulla, mali che inevitabilmente si ripercuotono nella dimensione locale e quotidiana, perfino nella coscienza del singolo individuo di ogni età.
La tentazione di sentirsi migliore degli altri, superiore, indenne da macchia, capace di tutto contro tutto e tutti, perfino di ignorare leggi e regole tranquillamente derise, come se non fossero il succo sofferto di secoli di battaglie e guerre civili: questo è ciò che dobbiamo evitare assolutamente, con umiltà, autocritica, lungimiranza.
Questo è il regalo di Natale che mi permetto di augurare a Noi tutti: quello di una matura presa di coscienza dei nostri limiti per convogliare la qualità personale, che tutti possiedono, nel Bene della collettività guardando alla stella polare dell’ equità, della tolleranza, nella democrazia e partecipazione costruttiva, consapevoli che le difficoltà servono a diventare uomini e donne migliori per il progresso dei nostri figli.
Auguro un Buon Natale a ognuno di Voi.
Il Dirigente Scolastico
Luca Rinaldo Villani
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